UDON, PERFEZIONE RAGGIUNTA?

domenica 24 febbraio 2008

Eccomi di nuovo alle prese con i Te Uchi Udon (udon fatti in casa).
Questa ricetta l'avevo già presentata con discreto successo qui, ma questa volta mi sembra di avere fatto, modestamente un ottimo lavoro!! ^__^ Sono davvero soddisfatta!


Qual è stato il mio segreto? Ma è facile, la mia ormai inseparabile aiutante in cucina: la stendipasta Marcato!

Come già detto la volta precedente la ricetta della pasta l'ho presa qui. Per comodità riporto per intero tutto il procedimento.

Ingredienti per la pasta:

200 g di farina debole
200 g di farina forte
200 ml di acqua tiepida
7 g di sale

Sciogliere il sale nell'acqua. Mescolare i due tipi di farina, setacciarla e aggiungere poco per volta l'acqua. Mescolare ed impastare bene fino ad ottenere un composto omogeneo e della consistenza del lobo dell'orecchio (come dicono i giapponesi!).
Io l'acqua l'ho usata tutta e non ho dovuto aggiungere altro, ma se dovesse risultare troppa farina aggiungere un po' d'acqua e viceversa. Se dovete aggiungere farina, mettete quella debole.
Lasciare riposare almeno 15 minuti, poi impastare di nuovo.
Successivamente si può cominciare a stendere l'impasto, con mattarello o con la macchina stendipasta. Lo spessore dovrà essere di circa 3 mm (posizione 1 dei rulli).
Possibilmente cercare di ottenere dei rettangoli della lunghezza di 20 cm (lunghezza che dovrà avere ogni singolo filo di pasta), infarinare bene (con farina debole) la sfoglia e ripiegare "i lembi orizzontali verso la metà della superficie e successivamente piegare al contrario il risultante rettangolo ancora lungo la linea centrale. In questo modo la pasta sarà ripiegata su sé stessa come la carta di un ventaglio." (citazione da Oishii)
Tagliare il lato più stretto in pezzi approssimativamente di mezzo centimetro o poco più. Con la stendipasta usare il taglio da tagliatelle.
Ora inserendo un bastoncino al centro dell’impasto ripiegato a soffietto e alzandolo orizzontalmente, si devono avere tanti fili di pasta, perfettamente uguali e allineati!

Mentre la pasta riposa si possono preparare le varie verdure per condire i nostri udon.

Ingredienti per Yaki Udon:

2 carote medie
1 porro o 1 cipolla piccola
1/2 cavolo cinese (o verza)
2-3 shiitake (funghi cinesi)
carne di maiale
olio di semi
shoyu (salsa di soia)


Preparare le carote a la julienne, la cipolla a fettine sottili, il cavolo a striscioline fini, i funghi a striscioline dopo averli ammollati in acqua ed aver eliminato il gambo e la carne di maiale a tocchetti piccoli.

Preparare una pentola d'acqua NON salata dove cucinare gli udon.

In una capiente pentola mettere due cucchiai di olio e versare la cipolla, quando comincia a diventare morbida e trasparente, aggiungere le carote e lasciarle ammorbidire. Aggiungere poi gli shiitake e infine il cavolo cinese.
In una padella antiaderente cuocere la carne in un cucchiaio d'olio, quando comincia a staccarsi e a fare acqua aggiungere 1 cucchiaio di salsa di soia, mettere il coperchio e cuocere per 3-4 minuti.
Intanto aggiungere 3 cucchiai di salsa di soia anche alle verdure e mescolare bene.
Unire la carne alle verdure e continuare la cottura.
Nel frattempo cucinare gli udon (impiegheranno circa 4-5 minuti), dopo di che scolarli e amalgamarli al condimento: sarà ora necessario aggiungere salsa di soia affinchè si insaporisca il tutto.
Prima di spegnere il fuoco è bene assaggiare se il tutto è ben insaporito, altrimenti aggiungere ancora salsa di soia.
Infine impiattare e servire ben caldi!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa cosa vuol dire farina debole e forte' grazie e ciao

Momotina ha detto...

Ciao!
la forza della farina è legata alla quantità e alla qualità del glutine contenuto. Perciò la “forza” della farina definisce in pratica la quantità di acqua necessaria all'impasto: una farina forte assorbe una maggior quantità di acqua nell'impasto, che diventa più resistente. Questo è molto importante se si parla di lievitazione in quanto i legami che si formano sono più solidi, evitando che l'impasto si sgonfi. Ciò provoca anche una maggiore alveolatura della mollica. Per la panificazione è abbastanza complicato, perché ci sono vantaggi e svantaggi nei tipi di farina.

Ti rimando a questo indirizzo dove puoi leggere di più a proposito

http://sfornapane.blogspot.com/2005/09/farina-forte-o-debole.html

Ciao 0_0Tina

Martissima ha detto...

qualche spiegazione in più non fa mai male, buono a sapersi, approfitto
anch'io di questa scuola di cucina e ti chiedo cos'è il sakè?
Questi udon uhmmmmmmm..........

Monique ha detto...

belli gli udon..non ho ancora osato ma ho stampato già un paio di ricettine...brava!

graziella ha detto...

Ho ancora gli occhi a stellina per il post sopra, ma riesco comunque a vedere che questi udon sono la fine del mondo!
Me li segno per il prossimo fine settimana perchè questi giorni saranno un pò pienotti!
Bravissima!

andrea matranga ha detto...

Ciao alessia..ottimi questi udon sai che significa yaki? Padella, e oishii?
lo attribuiscono quando il cibo è di buon sapore loro usano dire oishii!!
in Italia non è facile trovare le farine cui fai riferimento....da noi si usa di solito "00" "0" o di rimacino..In Giappone le classificano in maniera diversa per preparare degli impasti stavo impazzendo, anche perchè leggere le etichette è impossibile..
Tu hai usato le farina "00" e "0"?

Momotina ha detto...

@astrofiammante!
Il sakè (giapponese) è un grande protagonista nella cucina giapponese: è una bevanda alcolica preparata con riso fermentato e acqua, di colore trasparente, con gradazione alcolica compresa fra 15° e 17°. Oltre che per la preparazione di piatti in cucina, la varietà più pura e raffinata viene bevuta normalmente come da noi il vino: può essere bevuto caldo, oppure freddo col ghiaccio a seconda della stagione.
Non è un vino, come spesso viene chiamato, perché deriva da un cereale, ma allo stesso tempo non è una birra, per la diversa lavorazione, ma non è nemmeno un liquore, nè un distillato. Per saperne di più qui trovi una bella spiegazione! http://www.nipponico.com/dizionario/s/sake.php

@Monique: cia! Se riesci provali, sono una vera delizia. Se poi nella tua città li trovi confezionati, tipo la nostra pasta, allora diventa talmente veloce come piatto che non hai bisogno di avere tanto tempo a disposizione!

@Graziella: come dicevo a monique, davvero la preparazione si semplifica se li trovi già pronti. Io ho sempre usato quelli secchi, quando ancora nella mia città riuscivo a trovarli, non ho mai provato quelli freschi, mi hanno sempre fatto un po' impressione!!

@Andrea, ciao! Hai fatto bene a dare qualche dettaglio in più, io non mi soffermo a dare troppe spiegazioni, altrimenti non finirei più, non sarebbe più un post ma diventerebbe un libro.
Io amo tutto del Giappone la cultura, la cucina, le tradizioni, la musica, l'arte, ma soprattutto la lingua che è essa stessa un'arte!
Per passione ho studiato la lingua giapponese da autodidatta per sei anni, e per tre seguendo il corso ISiAO. Ora il tempo è tiranno e l'ho un po' abbandonato, ma mi resta nel cuore, grazie soprattutto ad una amica in Giappone conosciuta con lo studio del giapponese! (La mia carissima Sacchin tra i miei preferiti qui a lato!!)
Tornando a noi, (scusa le divagazioni!) io ho usato come farina debole la 00 e come farina forte la manitoba (sarà sacrilegio usare una farina americana?), forte per eccellenza, e unica che avevo in quel momento in casa. La 0 non credo di poterla differenziare dalla 00 come forza, in fondo cambia solo la raffinazione in questo caso!
E tu per che cosa hai avuto a che fare con le farine giapponesi?

Ciao a tutti e grazie della visita

0_0Tina

Anonimo ha detto...

Grandeeeeeeeeeeee!! gli udon... :)))
I miei preferiti,cara..
Bravissima!

Momotina ha detto...

Per forza, sono squisiti, come non amarli!

Un bacione 0_0Tina

Anonimo ha detto...

Ciao Tina, ricordi del mio commento sulla tua precedente ricetta per gli Udon? Ecco, domani volevo provare a cucinarli.. ma avevo un dubbio: che tipo di carne devo acquistare? Spezzatino?

Grazie in anticipo per le risposte e ancora complimenti ^^

Gabriele

Momotina ha detto...

Ciao Gabriele!
Per la carne può andare benissimo del lombo di maiale senza osso, che non è troppo grasso, tagliato a fette sottili (in teoria dovrebbero essere fette sottili come il nostro prosciutto), che poi tagli a piccoli pezzi, anche più piccoli dello spezzatino.
Allora buona preparazione!
Tina

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