MEME DELLE GODURIE

domenica 25 maggio 2008

Per chi avesse curiosità di sapere che cosa adoro fare, ecco di seguito la mia risposta all'invito di Graziella a partecipare al meme. Visto che non ho fatto la gnorri!?

Copio e incollo le regole direttamente dal suo blog!

Meme su le sei cose che ci piace fare!

Le regole son sempre le stesse più o meno:

-indicare chi ti ha invitato al Meme
-scrivere le 6 cose che ti piace fare
-passare la palla ad altre 6 persone (devo proprio farlo?)
-scrivere un commento a questi 6 sfortunati per avvisarli dell'invito

Adoro leggere. Devo già averlo detto da qualche parte! Amo leggere con attenzione, lentamente, senza "divorare il libro", perché se mi piace mi dispiace sempre finirlo e se non mi piace voglio comunque portarlo a termine, ma ovviamente arranco!! Il genere che più amo sono i romanzi di scrittori giapponesi moderni, in particolare il mio scrittore preferito è Murakami Haruki e proprio ora mi sto godendo l'ultimo suo romanzo tradotto in italiano "Kafka sulla spiaggia".


Adoro disegnare. Anche questo ve l'ho già detto? Ma non è che sia lo stesso meme? No, ma è simile in effetti!

Questa forse è una cosa nuova e può sembrare anche un po' strana ma adoro "collezionare" (è una parola un po' grossa per l'esiguo numero) fashion dolls e fotografarle come fossero persone reali. Ho iniziato con le barbie ed ho continuato con le Momoko, fashion doll giapponesi (neanche a dirlo! Ehehe). Un esempio di ciò che intendo lo trovate su my flickr, ma troverete poco, è appena all'inizio.

Amo la solitudine, i posti un po' desolati, non amo la confusione, fuggo sempre dai luoghi affollati: mi piace passeggiare per boschi e pinete, ascoltare il canto degli uccellini e il brusio degli insetti, l'ululato del vento o il rumore di un ruscello! E il mare d'inverno!


Sono appassionata di astronomia, ma solo a livello amatoriale. Non ho nemmeno un telescopio a dire il vero, per averne uno decente ci vogliono troppi soldi! Ne ho avuto uno per un po', ma dopo aver visto e rivisto la Luna e nulla più perché troppo piccolo, l'ho venduto! Seguo con fervore tutte le missioni della Nasa, i lanci degli Shuttle e aspetto con ansia le news della sonda per la missione su Marte Phoenix che deve atterrare proprio tra otto ore!!

Ed infine... non lo indovinerete mai! Adoro (rullo di tamburi) ...
cucinare! Ma và? Chi lo avrebbe mai detto?

Un abbraccio a tutti coloro che si sono soffermati a leggere per sapere qualcosa in più su di me!

Ah giusto, mi suggeriscono dalla regia che devo passare la palla ad altri 6 blogger. Sei? Ma sono troppi, poi come faccio a difendermi dai loro attacchi?

Passo allora a:

CuocaPrecaria che conosco da poco, ma che adoro, è troooppoooo simpatica! Andatela a trovare soprattutto se avete bisogno di ritrovare il buonumore!

Vorrei avere l'onore di invitare Tulip, sempre che non mi espelli dal club Sale & Pepe!

Non so come possa prenderlo Marcella, ma ci provo!

Eppoi... Tamakatsura pensavi di sfuggirmi? Ora che sono la tua sensei culinaria, un piccolo compito per casa! Lo so che non c'entra con la cucina, ma per il meme degli abbinamenti è tardi!

Invito anche Ely che non mi sembra che ancora abbia avuto l'onore di partecipare a questo meme e Dolcetto che in realtà l'ha già fatto, ma tanto meglio... una in meno dalla quale dovermi difendere!!!

QUALCHE DOLCE?

giovedì 15 maggio 2008

Domenica mattina, giornata stupenda di sole, che ti viene in mente di fare? Una bella passeggiata al mare? Al parco? Due chiacchiere davanti ad un buon caffè e a qualche dolcetto? Macché, "oggi mi sento ispirata a dolcificare!" Tutto il giorno in casa per fare una torta da portare la sera a casa di ospiti, una torta per i colleghi e per il compagno che se no si lamenta "a loro sì, a me no" e poi è la festa della mamma! Perché non fare qualcosa anche per lei? Il fratello di sicuro apprezzerà (diciamocelo che giova di più a mio fratello che io porti dei dolci da quelle parti!)

Così ho sfornato questa:


Ho refrigerato questa:


questi:


e queste:



Ma andiamo per ordine.

La prima è una crostata di fragole con crema alla vaniglia. L'idea l'ho presa da qui

Ingredienti:

200 g di farina 00

50 g di maizena

150 g di burro

250 g di zucchero

5 tuorli
scorza di 1 limone non trattato

1 pizzico di sale

50 g di cioccolato bianco
1 cucchiaio di latte

100 g di latte intero

mezzo baccello di vaniglia
1 pizzico di sale

4 1/2 fogli di colla di pesce

2 cucchiai di rum

150 g di panna
500 g di fragole

panna montata per guarnire



Procedimento per la frolla:

200 g di farina 00
50 g di maizena

150 g di burro

100 g di zucchero
2 tuorli
buccia di limone
pizzico di sale
50 g di cioccolato bianco

1 cucchiaio di latte

In una ciotola versare la farina e la maizena setacciate, il burro tagliato a quadretti e manipolare i due ingredienti fino ad ottenere delle grosse briciole.
Aggiungere lo zucchero, i tuorli, il sale e la buccia di limone. Lavorare brevemente fino a formare un panetto di pasta da avvolgere nella pellicola per alimenti: lasciar riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.

Imburrare ed infarinare uno stampo a cerniera mobile da 24 cm di diametro.
Stendere la frolla tenendo i bordi alti, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e cuocere in bianco a 180°C per 20 minuti con i pesetti all'interno, poi cuocere ancora per 5 minuti senza pesetti. Lasciar raffreddare il guscio di frolla, pennellare il fondo con il cioccolato bianco fuso con un cucchiaio di latte a bagnomaria.

Procedimento per la gelatina di fragole:


250 g di fragole

100 g di zucchero
1 cucchiaio di rum

2 ½ fogli di colla di pesce

Ammollare la gelatina in acqua fredda per una decina di minuti.
Frullare le fragole e lo zucchero, passare attraverso un setaccio a maglie fitte, profumare con il rum. Scaldare il passato di fragole, unire fuori dal fuoco la colla di pesce ben strizzata e lasciar raffreddare.


Procedimento per la crema:  

100 g di latte intero

mezzo baccello di vaniglia

3 tuorli

pizzico di sale

50 g di zucchero

2 fogli di colla di pesce

1 cucchiaio di rum

150 g di panna

250 g di fragole

Ammollare la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti.
Scaldare il latte con il baccello di vaniglia tagliato in due verticalmente.
Battere i tuorli con un pizzico di sale e lo zucchero, versare a filo il latte caldo e far cuocere, a fiamma debolissima, finché la crema velerà il cucchiaio. Filtrare e versare in una terrina. Aggiungere la colla di pesce mescolando bene, profumare con il cucchiaio di liquore e far raffreddare.
Montare la panna e unirla al composto freddo, aiutandosi con un cucchiaio di legno con movimenti dall'alto verso il basso per non smontare la preparazione. Tenere in frigo.

Prendere ora il guscio di frolla, ricoprire il fondo di fragole a pezzi, versare sopra la crema alla vaniglia, ben fredda. Mettere in frigo per mezz’ora. Coprire con la gelatina di fragole semi-liquida, rimettere in frigo per una quindicina di minuti. Quando la gelatina sarà ben solida guarnire con ciuffi di panna montata.



La seconda invece è il
cheese cake di Tulip. Una vera goduria e ovviamente una vera bomba calorica! Che ho fatto anche in versione mini, negli stampi da muffin.

Ingredienti:
200 g di biscotti digestive

120 g di biscotti secchi tipo oro Saiwa

100 g di burro

580 g di philadelfia

250 g di panna montata

300 g di latte condensato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

4,5 fogli di colla di pesce


Per la decorazione


400 g di fragole

250 g di zucchero

1 foglio di gelatina


Procedimento:


Rivestire il fondo di una tortiera a cerniera mobile da 26 cm di diametro e il fondo delle formine per i mini dolcetti (io ho usato gli stampi da muffin, quindi i pirottini). Sbriciolare i biscotti con il robot, sciogliere il burro, unire il tutto mescolando con un cucchiaio e versare il composto sul fondo della tortiera e degli stampi compattando bene. Mettere in freezer mentre si prepara la crema.
Ammollare in acqua fredda la gelatina per dieci minuti.
In una ciotola capiente lavorare il philadelphia con le fruste, quindi aggiungere l'estratto di vaniglia, il latte condensato e la panna montata ed amalgamare il tutto.
Sciogliere la gelatina ammollata in poco latte leggermente scaldato, quindi unire poco alla volta al restante composto mescolando con la frusta.
Riprendere tortiera e stampini e versare il composto sullo strato di biscotti, mettere in frezeer e preparare la salsa di fragole. Mettere in un tegamino le fragole pulite, con lo zucchero e cuocere a fuoco basso, senza toccare troppo, fino a che non cominciano a sfaldarsi. Quindi aggiungere un foglio di gelatina ammollato in acqua fredda, e lasciare raffreddare in un bagnomaria freddo.
A questo punto riprendere la tortiera e stampini e versarci sopra la salsa di fragole.

Rimettere in frigo per tutta la notte.



Le ultime sono delle tartellette con crema di ricotta speziata: l'idea viene da Sale & Pepe ma ho modificato un po' la crema.
Per la frolla ho usato quello che mi è avanzato dalla crostata di fragole con crema alla vaniglia.


Ingredienti per la crema:


200gr di ricotta

100gr di zucchero semolato

1 dl di panna fresca da montare

2 cucchiai di
sciroppo di arance speziato
fragole per decorare o altro

Lavorare la ricotta con lo zucchero semolato, il succo e mescolare. Montate la panna e amalgamarla alla crema di ricotta. Riempire le tartellette e decorarle con i ciuffetti di fragole.


Come se non fosse bastato, il giorno successivo ho dovuto replicare il cheese cake tanto è stato divorato con gusto!
Davvero consigliatissimo e veloce da fare! Ecco il secondo che con gran felicità mia e degli altri è venuta anche meglio, se possibile! In questa seconda versione ho usato la gelatina di fragole della crostata.



E dopo questa sfilza di dolci vi lascio per una settimana circa perché vado un po' in ferie.
Ci vediamo presto baci a tutti

0_0Tina

MARSHMALLOWS FONDANT PARTE I

sabato 10 maggio 2008

Vedere in giro per blog tutte queste bellissime torte decorate (Marjlet, Panettona, Marica...), mi è venuta una gran voglia di provare, per capire se sono in grado di fare qualcosa. Fino a qualche settimana fa è stata un po' un'ossessione, ora mi sta passando, ma vorrei saperne di più.

Ho iniziato a fare esperimenti con marshmallow fondant e ho ricavato una buonissima torta, carina d'aspetto ma non perfetta come se ne vedono. Però sono contenta perché ho talmente pochi strumenti e risorse a mia disposizione per fare ciò, che sono lo stesso soddisfatta.

Tra le decorazioni che ho provato a fare mi piace l'orsetto, che mio fratello si è mangiato senza pietà!


Ma il sapore non l'ha soddisfatto. Che vene pare?

E poi ho fatto dei fiori


Eccone uno sulla torta


Unica mia perplessità: un quantitativo abnorme di coloranti! Sarà sano? Da ciò che si sente sempre dire no! L'orsetto invece è sano, l'ho colorato con polvere di cacao, ma il resto...

SALMONE AFFUMICATO GUSTOSO SU LETTO DI INSALATA

venerdì 9 maggio 2008

Sarò anche a dieta, ma cerco ben di consolarmi!


Ci sono i giorni in cui, un po' fiacca, torno a casa tardi e non avendo voglia di prepararmi nulla mi accontento di cose rapide pronte, a costo di mangiarmi anche solo una confezione di fiocchi di formaggio o del tonno al naturale e un po' di frutta.

Quando ne ho voglia invece, anche se tardi, non mi faccio abbattere dal fatto che devo stare attenta a ciò che mangio e cerco di mettere un po' di fantasia in ciò che la dieta mi concede.

Ora sto seguendo la dieta Zona: per chi non la conoscesse è un regime alimentare che, tramite il cibo, va ad agire sull'equilibrio ormonale di insulina-glucagone per sfruttare la possibilità di utilizzare i grassi che il nostro organismo ha accumulato ed evitare di accumularne altri.
Questo regime alimentare era stato studiato per le persone con problemi cardiovascolari e il benefico effetto del dimagrimento che ne è conseguito è stato studiato e migliorato e proposto a tutti.

Una volta adattato al proprio fabbisogno, la scelta degli alimenti è infinita, basta seguire le tabelle e valutare la quantità necessaria per avere il giusto apporto di carboidrati, proteine e grassi.

In questo caso ho scelto (riporto tra parentesi i miniblocchi di proteine, carboidrati e grassi):

90 g di salmone affumicato (3 P)
100 g di pomodorini (1/3 C)
1/2 cipolla piccola (1/3 C)
qualche foglia di insalata (0)
succo di 1 lime (da non conteggiare)
pepe (da non conteggiare)
1 cucchiaio di olio (3 G)
formaggio di fossa (da non conteggiare)

Pulire l'insalata e adagiarla sul piatto. Tritare la cipolla con succo di lime, olio e pepe.
Sull'insalata disporre le fettine di salmone affumicato, distribuirvi sopra la cipolla e disporre i pomodorini divisi a metà. Guarnire con riccioli di formaggio di fossa.


Per completare le mie necessità di carboidrati ho aggiunto una fetta (sottile) di pane alle proteine ed una piccola mela.

PS. Come mi fa notare nei commenti Annamaria, la fetta di pane fa sbilanciare la proporzione verso i carboidrati! In realtà la fetta di pane era una parvenza, solo 15 grammi, provateci a tagliare una fetta di pane così sottile!! E la mela era davvero piccola solo 90 grammi, praticamente come metà di quelle classiche!

LA RICETTA DEL GARI PER IL SUSHI

martedì 6 maggio 2008

Oddio che voglia di sushi che ho!
E' passato davvero troppo tempo dall'ultima volta che ho preparato i miei futomaki! Devo assolutamente recuperare e in fretta...


Queste sono le immagini dei futomaki che ho preparato l'ultima volta e che se potessi vorrei poter materializzare proprio ora!
Rispetto ai classici makizushi (che significa sushi arrotolato), questo tipo si chiama futomaki (ふとまき) in quanto più grosso di dimensioni e contiene diversi ripieni che si completano a vicenda per colore e sapore.

Ah che scorpacciata ci siamo fatti quella sera, altro che quando si va al ristorante pseudo-giapponese (in realtà sono cinesi!) che c'è dalle mie parti, che per due piccoli maki ti spennano!!


Che senso ha visto il poco materiale necessario e la relativa facilità nel prepararli!
Basta solo un po' di esercizio e un buon coltello che fa paura solo a vederlo tanto è affilato!

Sinceramente non so se tediarvi con la ricetta, visto quante se ne trovano sul web e in realtà non ho mai fotografato il metodo di preparazione e di "arrotolamento", che forse è la cosa più interessante! Magari più avanti...

In questo caso però voglio lasciare la ricetta del gari che accompagna sempre i piatti di sushi: avete presente quelle belle fettine rosa disposte in genere a foggia di fiore insieme al wasabi?

(Questa foto l'ho presa dal web perché mi piaceva molto e poi io non ho mai fotografato il gari che ho fatto, sciagurata che sono!)


Ebbene trattasi di zenzero marinato (vedremo come) che serve per "pulirsi" la bocca quando si mangiano diversi tipi di sushi per gustarne meglio i sapori. E' sufficiente mangiarne una o due fettine sottili per poter apprezzare al meglio ciò che si gusta dopo.

Premetto che le dosi sono da reggimento, consiglio perciò di almeno dimezzarle, a meno che non intendiate preparare sushi quotidianamente! Ho riportato le dosi in ml oltre che in tazze (come l'ho trovata nella ricetta originale) per comodità, arrotondando 1 tazza a 250 ml convenzionalmente.

Ingredienti:

400 g di zenzero fresco
2/3 di tazza di su (aceto di riso) (160 ml)
1/4 di tazza di mirin (80 ml)
1/4 di tazza di sakè (80 ml)
3 cucchiai di zucchero

Sbucciare lo zenzero con un pelapatate. La buccia va tolta lungo il senso delle fibre della radice per evitare che si sfilacci.


Lavare bene le radici sotto l'acqua corrente, poi tagliarle a fettine il più sottili possibile (io ho usato una mandolina).


Mettere poi lo zenzero per 10 minuti in acqua bollente (questo serve a togliere i cattivi odori).
In un pentolino unire su, mirin, sakè e zucchero e fare bollire finchè lo zucchero non si sarà sciolto.
Mettere lo zenzero ben sgocciolato in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e versare sopra tutto il condimento ancora caldo. Far raffreddare senza chiudere il barattolo.

Conservare il contenitore in frigorifero col coperchio ben chiuso.
Sarà pronto in 3 o 4 giorni e si manterrà per circa un mese.
Col tempo prenderà il colore rosato caratteristico.

RAVIOLI DI CARNE AL VAPORE

domenica 4 maggio 2008

E' un sacco di tempo che non vado al ristorante cinese e in fondo in fondo quei sapori un po' mi mancano: tuttavia preferisco preparare per conto mio perché così so cosa uso e soprattutto metto olio con più moderazione!

Questa volta ho voluto preparare il mio antipasto preferito, ossia i ravioli al vapore. E' da molto tempo che cercavo una ricetta affidabile e mi sono imbattuta in quella dei wonton di La Mucca Pazza. Avendo i suoi un bellissimo aspetto ho voluto provarli, apportando però qualche modifica, come ad esempio l'aggiunta di zenzero che è l'aroma che nei ravioli al ristorante adoravo!

In realtà non so se ho preparato wonton o ravioli o nessuno dei due (non sono un'esperta in materia) però devo dire che erano davvero uguali come sapore a quelli che mangiavo al ristorante.
Questo è il mio primo esperimento: ecco come si presentavano un attimo prima di tuffarli nella salsa di soya! Slurp : P


Ingredienti per la sfoglia: 

175 g di farina 
1 pizzico di sale 
3 cucchiai d'olio di mais 
6 cucchiai di acqua bollente

Ingredienti per il ripieno: 

350 g di carne di maiale macinata 
1 porro (ho usato una piccola cipolla per motivi di allergia di qualcuno in casa!) 
1/2 radice di zenzero fresco
50 g di bambù in scatola sgocciolati
1 cucchiaino di sakè

1 cucchiaino di salsa di soya
2 cucchiaini di olio di sesamo

2 cucchiaini di zucchero

1 albume leggermente sbattuto

4-5 cucchiai di maizena

Preparare per prima cosa la sfoglia perché deve riposare almeno mezz'ora: porre la farina a fontana e al centro il sale, l'olio e 2 cucchiai di acqua. Cominciare a mescolare incorporando la farina e aggiungere via via il resto dell'acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciare riposare.


Preparare poi il ripieno: tritare il porro (cipolla), lo zenzero e il bambù e metterli in un contenitore in cui si aggiungono la carne macinata, il sakè, la salsa di soya, l'olio, lo zucchero, l'albume e la maizena. Amalgamare bene il tutto.


Terminato il tempo di riposo della pasta, dividerla in tante palline per ottenere altrettante piccole sfoglie: si possono ricavare dei quadrati o dei cerchi. Con questa quantità di pasta io ho ottenuto 32 cerchi. La sfoglia l'ho tirata molto sottile, quasi trasparente: infatti questo impasto si lavora bene ed è molto resistente alle trazioni!

Ho posto un cucchiaino di ripieno al centro di ogni cerchio che ho chiuso a metà bagnando il bordo con poca acqua. Per timore che si aprissero io ho usato i rebbi di una forchetta, ma non è il metodo tradizionale per chiuderli, basta la pressione delle dita. I miei in effetti sembrano più dei ravioli romagnoli in attesa di un bel ragù, ma vabbè! Eccoli prima della cottura:



Dopo questa lunga operazione per ottenere sì tanti ravioli, è bastato metterli nell'apposito contenitore per la cottura al vapore, badando bene di mettere sul cestello delle foglie di insalata o di verza: senza queste foglie i ravioli attaccherebbero sul fondo rompendosi inesorabilmente! Per la cottura sono sufficienti 10-15 minuti.


Io ho la macchina per la cottura al vapore, ma forse sarebbe più affascinante usare quei bei cestini di bambù! Anche in questo caso è indispensabile la foglia di verdura sul fondo.

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